5. Aggiornare Ubuntu

Nota: prima di iniziare, verifichiamo che il PC sia connesso a Internet.

1. Apriamo una finestra del Terminale. Lo troviamo in 𓃑 Mostra applicazioni. Quando vediamo il cursore lampeggiante, vuol dire che Terminale è pronto a ricevere i nostri comandi. Per dare un comando, dovremo scriverlo con la tastiera o incollarlo con il tasto destro del mouse. Quando un comando viene eseguito, molto spesso genera una risposta testuale che possiamo leggere nel Terminale. Alcuni comandi invece non restituiscono nessuna risposta, e dopo averli lanciati con Invio vedremo semplicemente il cursore andare a capo. Quando il cursore ricomincia a lampeggiare, Terminale è pronto per il comando successivo. Il cursore lampeggiante è preceduto dalla formula NomeUtente@NomeComputer unita ad alcuni simboli.

ATTENZIONE! i comandi nel Terminale devono essere scritti in modo esatto! Facciamo attenzione anche agli spazi e alle maiuscole e minuscole.

Terminale non effettua controlli di sicurezza sui comandi immessi ed esegue qualsiasi istruzione ricevuta. In Terminale, non esiste una funzione “Annulla”.

Se facciamo un errore, la maggior parte delle volte il comando sarà rifiutato, ma se scriviamo un comando non corretto, potremmo fare cambiamenti non voluti alla configurazione del computer.

2. In questa immagine è rappresentata una schermata della versione server del Terminale, ma il funzionamento è esattamente lo stesso. Digitiamo il seguente comando:
sudo apt update
e diamo Invio. Il computer ci chiederà di inserire la nostra password. Digitiamola e diamo Invio. Terminale non mostrerà nessun asterisco mentre digitiamo la password: scopriremo se abbiamo fatto degli errori solo dopo aver premuto Invio. Se ci accorgiamo di un errore di battitura prima di premere Invio, possiamo tener premuto per qualche secondo ⌫ o ⟵ (backspace, da non confondere con freccia sinistra dei tasti freccia) e riscrivere la password da capo.
Il comando sudo apt update richiede al computer tre cose:
• Applicare al comando i permessi di amministratore, per modificare la configurazione del computer (sudo, abbreviazione di Super User DO, inglese per “Esegui come super utente”)
• Richiamare apt, una delle applicazioni che si occupano degli aggiornamenti in Ubuntu
• Chiedere ad apt di collegarsi in Internet per scaricare l’elenco degli aggiornamenti disponibili in questo momento (update).
Se i permessi di amministratore non fossero richiesti, chiunque potrebbe modificare la configurazione di apt, per esempio allo scopo di installare virus camuffati da aggiornamento. Alla fine dell’esecuzione, vedremo che il computer ha trovato un certo numero di pacchetti da aggiornare.
3. Digitiamo
sudo apt upgrade
e premiamo Invio per iniziare l’aggiornamento: apt ci notifica che gli aggiornamenti aumentano l’uso dello spazio su disco, e ci chiede Continuare? [S/n]. S e sta per Sì, n per no. S è in maiuscolo perché è la scelta predefinita, quindi possiamo premere Invio per continuare. Se volessimo interrompere gli aggiornamenti, dovremmo digitare n e poi Invio.
4. Attendiamo che gli aggiornamenti vengano completati.
5. In alcuni casi, potremmo arrivare a schermate particolari come quella mostrata qui sopra. Ok è già evidenziato, quindi premiamo Invio per proseguire.
6. Ecco un altro avviso speciale. Dobbiamo spostarci su Ok usando il tasto (detto tab) o le frecce. Per cambiare la selezione nell’elenco, possiamo usare la barra spaziatrice, ma sconsiglio di farlo a meno che non sappiamo esattamente cosa stiamo facendo. Quando Ok è evidenziato, premiamo Invio.
7. Al termine degli aggiornamenti, vediamo il solito cursore lampeggiante (ultima riga in questa immagine). Digitiamo
reboot
seguito da Invio per riavviare immediatamente il PC e applicare gli aggiornamenti.

Complimenti! Ubuntu è ora aggiornato.

Procediamo con uno dei passaggi più importanti: l’installazione di CyberPanel, il programma che ci consentirà di gestire tutti i servizi offerti dal nostro webserver.

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Attenzione: Queste istruzioni sono fornite a scopo didattico e illustrativo. Non sono pensate per un utilizzo professionale e sono fornite così come sono, senza nessuna garanzia. L’autore e i suoi collaboratori non possono essere ritenuti responsabili per nessun danno, di nessuna entità, derivante dall’uso delle procedure illustrate in queste pagine.